Ci vengono propinate un sacco di “ricette della felicità”. Sono generalmente complicate, di ispirazione religiosa, meditative, pazienti. Funzionano davvero? Chi può dirlo, sono talmente lunghe che passiamo la vita intera cercando di realizzarle, se alla fine non ci riusciamo non possiamo dire “la ricetta è sbagliata”, bensì “non ho completato la ricetta”. Che fregatura.
Credo che la felicità non sia così lontana, non sia né complicata, né religiosa, né meditativa o paziente. La felicità si nasconde in cose piccole, in luoghi ovvi, dove non ci viene neanche in mente di cercare, sotto forma di un fine scintillio frizzante, un’onda, una vibrazione sulla lunghezza d’onda giusta.
E basta poco per frizzare. Un nuovo lavoro, l'alba, una giornata invernale di sole con il profumo della primavera.
... like those Nicean barks of yore, that gently, o'er a perfumed sea, the weary, way-worn wanderer bore unto his native shore.
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