notti romane

sabato 30 luglio 2005

è notte a roma, ma fa caldo come fosse pieno giorno.
è notte e l'aria ristagna, avvolge i polmoni e taglia il respiro.
è notte e il rubinetto gocciola instancabile.
è notte e sono connessa a internet in cucina, guardando una serie di contatti offline di messenger, tutti in vacanza a respirare aria nuova.
è la notte di un giorno speciale perchè la mia piccola cugy compie diciotto anni (tecnicamente il 29 di luglio), e non è più quella bambina che giocava con me in mutande con l'acqua delle pozzanghere, è una donna e porta la gonna lunga, anche se non sa che fare di se stessa.
è notte e il mio telefono è senza soldi in un momento inopportuno, perchè ho così voglia di sentire cosa fanno le mie amiche.
è notte e la mia maggie lavora in un'altra baia ed è felice, e prego che continui ad esserlo anche al suo ritorno.
è notte e non vedo l'ora di partire, è notte a roma e io sogno notti invernali, stelle diverse, terre lontane.

satelliti artificiali

venerdì 15 luglio 2005

nessuno più dica che il giambellino è un quartiere sfigato. oltre al "muro di Berlino" adesso abbiamo anche una luna privata. gialla e a forma di culo di ragazza. ebbene sì, la pubblicità luminosa della fanta è approdata su un muro davanti al mio balcone della cucina. "il quartiere ha tutta un'altra luce", come dice mia madre. "tanto gusto, poche calorie", come dice il cartellone. "non sapevo che la bottiglietta della fanta con un bikini potesse assomigliare così tanto ad una donna", come dico io.
fatto sta che devo sopportarmi il fanale a forma di culo davanti alla finestra, che anzichè invogliarmi a bere fanta (che d'altra parte mi fa schifo) mi fa venire voglia di armarmi di fionda, come mio padre quando andava a caccia di lucertole a dieci anni.

quuuuuuuuuuuulo!!!!

giovedì 14 luglio 2005

eleggiamo il 14 luglio 2005 tra le giornate di merda.
tutto cominciò quando il mio cellulare, senza alcun preavviso, decise di abbandonarmi e morire. normalmente ne avrei altri due (di cui uno rubato a gaston); ovviamente, uno è scarico e il suo caricabatterie è rotto (avevamo dubbi?), l'altro è stato riportato a casa di gaston giusto tre giorni fa perchè "tanto non mi serve". le ultime parole famose. tutto ciò non sarebbe un problema, se non fosse che oggi è l'unico giorno in cui il telefono mi serviva per mettermi d'accordo con la gigia per registrare questo XXX di esame di biologia e fisiologia degli organismi... e ovviamente NON HO il numero della gigia, se non nel telefono. vabbè.
a questo punto, non contenta, la sorte decise di far intervenire il mio fidanzato, che se ne uscì con un "no tengo ganas de hablar con vos" perchè "no me gusta como haces las cosas". alla domanda "beh, almeno fammi un esempio" mi sono sentita rispondere "deja, no importa".
dopo una mattina di fastidioso mal di testa e ancora più fastidiosa nausea (ormai continua, di cui non si è ancora scoperta l'origine), intanto che mi accingo ad uscire per far registrare quel maledetto voto, mi telefona il mio AMATO dentista dicendomi che l'appuntamento era OGGI, e non domani come mi aveva detto... beh, mi sono fiondata nella 50 e dopo un quarto d'ora ero là. torno or ora con uno schifoso apparecchio e una gran voglia di piangere, zero voglia di lavorare, ancora meno di studiare per l'esame di chimica di martedì, senza la consolazione della risata di gaston...
grazie al cielo esiste ancora qualche santo che mi sopporta anche quando non ho più il numero della DOXA (perchè intrappolato nella mia sim) e avverto mezz'ora prima che non andrò a lavorare... grazie.

catena alimentare

sabato 9 luglio 2005

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