It's a kind of magic

giovedì 11 aprile 2013

Sono le 6.00. In mattine come questa mi piace aprire subito gli occhi e guardarti alla luce della sveglia.
Sono le 6.10. La sveglia suona di nuovo, ti sto ancora guardando. Facciamo l'amore e mi sembra che non ci sia niente di più bello che dovermi svegliare alle 6, se tu dormi accanto a me.
Il caffè sale lentamente. Te lo porto già zuccherato, ti guardo mentre finisci di vestirti, c'è mai stato nulla di più bello nella mia vita?
Canto Calamaro sotto la doccia, tu mi ascolti sorridendo. La felicità è nelle piccole cose.
Sono le 7.00. Siamo in auto, ti accompagno in cantiere. Guardo il tuo profilo ad ogni semaforo rosso, mentre parli al telefono. Mi riempio gli occhi di te per superare le prossime ore che ci dividono.
Sono le 7.37. Salgo sull' S6 per Novara, nonostante la Panda verde che mi ha rallentato notevolmente in Rho. Andrò alla riunione delle 9 con il sorriso e gli occhi innamorati.
What a perfect day.

Cortamambo day

mercoledì 10 aprile 2013

Suona la sveglia e non ce la posso fare ad alzarmi. Non tanto e non solo perché ho sonno, piuttosto sono esaurita, ho il cervello congelato. Perdo un sacco di tempo, alla fine mi alzo e fa un freddo terribile. Guardo dalla finestra sperando nel clima e non si vede niente: nebbia. Cerco di caricarmi con un budino al cioccolato e mi asciugo le ossa con il phon ma non vedo grossi miglioramenti. Quando entro in macchina ho tutti i vetri appannati e il fiato mi si condensa persino con il riscaldamento acceso. Sgommo fuori dal parcheggio, ovviamente tutte le lumache di Milano sono mie, dal camion dei rifiuti alla Marea con targa bulgara. Dovrei fare benzina ma il tempo corre, rimando a stasera augurandomi di non restare a piedi. Spero di ricaricarmi quando parte "Born in the USA", metto lo stereo a palla ma dopo 30 secondi il conduttore si mette a chiacchierare di cazzate e addio Bruce. Arrivo in stazione, non trovo parcheggio, perdo il treno per 30 secondi.
Dovrei presumere che dietro questa nebbia c'è il sole? Mah.

Crazy nights

giovedì 4 aprile 2013

Mi fermo in auto con il cuore in gola a leggere un frammento di vita altrui e vi leggo me stessa.
Ti parlo, ma parlo di me o di te? A volte mi sembra che non ci sia differenza, ci scambiamo i pensieri come fossero parole.
E concludo la serata con una valanga di parole ad una amica, la seppellisco di frasi cercando di raccontarci, di raccontarmi, di raccontarti riflesso nei miei occhi. E l'amica, Jamila, vive a tre ore e mezza di fuso orario di distanza, a una religione di distanza, a una lingua di distanza. Ma da così lontano mi sente e mi accoglie: as long as you are happy that's all that matters..
E poco importa se qualcuno pensa che io sia matta, perché quando si ama si è matti per forza, e poveretti quelli che non lo sono.