alla rinfusa

giovedì 27 ottobre 2005

io studio troppo.
scrivendo il titolo di questo post, per esempio, mi sono istantaneamente sovvenuti i filtri percolatori con riempimento "alla rinfusa", appunto. cioè, non credo che questo sia il termine scientifico, ma longhi (processi chimici e ambiente) ha insistito per spacciarcelo come tale.
stamattina, altro esempio, dopo essermi scolata una caffettiera intera (c'era caffè per tre persone abbondanti) alle cinque del mattino, riflettevo sul fatto che la caffeina stava inibendo le mie fosfodiesterasi, che a loro volta non stavano degradando il cAMP, con conseguente incremento della concentrazione di quest'ultimo... cosa poi ci facessi sveglia alle 5 del mattino, questa è un'altra storia.
flashback: ieri insultavo tra me e me l'ennesima delle partite dell'inter (e di campionato in genere, e di calcio ancora più in genere, ma potremmo anche dire sport etc...), per le quali ale e papà monopolizzano la tv da settimane. ed improvviso, mi sono ricordata di una valentina piccola, che con la sua vocina cantava "e facci un gol, e facci un gol, aldo serena facci un gol...". tempi beati.
cruda e inevitabile riflessione, ispirata da un cretino che canticchiava in università: ultimamente si scoprono gli altarini, e viene fuori una casistica preoccupante di cocainomani nella generazione degli attuali trentenni o giù di lì... ma come fare a incolparli, se sono cresciuti in compagnia di una dea bionda formato mignon che sempre elargiva il suo divino aiuto: "sembra talco ma non è, serve a darti l'allegria!"?

meraviglie metropolitane

sabato 22 ottobre 2005

giovedì.
è già notte e mi trascino verso casa, senza guardare, canticchiando un corrido per sentire meno la stanchezza.
non so come, la mia attenzione scivola su una serranda chiusa, e solo un lampo, "noi che si rema contro la notte..."
mi blocco, spalanco la bocca.



waiting for feelin' this again...

lunedì 17 ottobre 2005

è mattina. presto, per quanto ne so.
sto dormendo, in realtà. ma qualcosa di misterioso e latente, nelle retrovie profonde del mio cervello, percepisce un fruscio di lenzuola, passi leggeri. li riconosce.
apro gli occhi, spio l'esserino biondo, gli sorrido. ricambia lo sguardo.
un cucciolo scivola nel letto, tra le mie braccia. si accoccola silenzioso, fiducioso.
ci siamo solo noi due, nel mondo.
il suo sorriso cancella il tempo.

non fatemi scendere

domenica 16 ottobre 2005


yo tengo un sapo que se llama pepe
que da vuelta por todo el jardin
no tiene cola y es de color verde
no me hace caso y siempre salta asi

le digo pepe veni y el salta salta
pepe para y el salta salta
te vas a marear
te vas a marear

pancho mon amour

lunedì 10 ottobre 2005

voglio un pancho. ya.
me lo sogno ad occhi aperti, un buon chileno del gringo, con chukrut, e quella salsa piccantissima, e soprattutto quel pane... mmm...
ho così tanta voglia di un pancho che stamattina, venendo in università, ne ho persino sentito l'odore... buààààààà, lo voglio!
stamattina ho letto un articolo con un titolo INTELLIGENTISSIMO: "droga a un rave party" (sottotitolo: arresti e bla bla bla). ma io mi chiedo: oh astuto giornalista, cosa mai ti fa pensare che ad un rave non circoli droga? anzi, farebbe notizia se non circolasse. anzi, in quel caso i poliziotti stessi ne porterebbero un po', o dovrebbero arrestare gli organizzatori per abuso di nome (rave party, appunto).
nota: su questa tastiera (aula 311 dell'università statale di milano, pc 16) c'è polvere di 2 secoli. i tasti più mugrienti sono:
- ù (effettivamente non ci sono molte parole con ù)
- apostrofo (studenti ignoranti che non lo mettono!)
- j, k, z (non ci sono molte occasioni per usarle)
- blocco maiuscolo
oltre ai numeri e al tastierino numerico... ma la ù li batte tutti.

odiando el vacio

sabato 8 ottobre 2005

troppo silenzio.
un sole in ritardo e lievemente sadico dopo una settimana di pioggia.
non trovo niente di meglio da fare che ascoltare un cd che i miei hanno da sempre e a cui non avevo mai dato peso. "temi immortali", canzoni vecchie come il cuculo, che tutti conoscono e di cui scommetto che nessuno conosce nè il titolo nè l'autore (se non l'autore stesso). tra cui una "cumparsita" lievemente fuori luogo.
saluto con la mano una targa spagnola e mi cade una lacrima.
buen viaje mi amor. y... hasta pronto.