personaggi illustri

domenica 20 novembre 2005

oggi, finale dei master series di tennis, a shanghai:
Roger Federer (sui) vs David Nalbandian (arg)
il Maestro, numero uno del mondo, contro il valido numero undici, peraltro l'unico che gli aveva ben tenuto testa in passato, ripescato a sorpresa per il torneo dopo che roddick aveva dovuto dare forfait.
i primi due set sono uno scontro tra titani: ogni singolo game tirato ai vantaggi, uno messo a segno dai colpi uscenti e le acrobazie di Maestro Federer, il successivo conquistato dalle palle corte assassine e dai rovesci lungolinea del degno avversario Nalbandian.
Federer (aiutato da due notevoli errori di arbitraggio) si impone al tie-break.
2-0, e sono già passate due ore; Nalbandian è in un bagno di sudore, ma non dà segni di cedimento, si dimostra un mago delle risposte e non lascia un attimo di respiro; a Federer non cade una goccia, ma sente su di sè il peso dei chilometri che l'avversario gli sta facendo correre in campo.
comincia il terzo set, Federer dà segno di cedimento: cominciano le palle lunghe, i tiri a rete, i doppi falli; entra in scena il fisioterapista; Nalbandian si impone per 6-2.
Federer non dà segni di ripresa, anzi, sembra essere totalmente fuori partita. la mamma-fidanzata-manager, l'allenatore, i tifosi: tutti vedono la fine. Federer si asciuga persino qualche goccia di sudore. il quarto set finisce 6-1 per un Nalbandian macchina dà guerra, che mette a segno ogni colpo e non perdona l'assenza di Federer.
l'ultimo set sembra ormai cosa fatta: Nalbandian conduce 4-0, 30-0. Federer, che non ha mai perso 6-0, sembra destinato a sperimentare la prima volta.
ma "the match is not over until it's over": Federer ripesca se stesso dal buco nero e infila una palla dietro l'altra nei buchi lasciati da Nalbandian: 4-1, 4-2, 4-3, 4-4.
la folla è in delirio, si alzano i tifosi svizzeri, gli argentini ormai stanno fibrillando, il preparatore fisico di Nalbandian ha un chiaro attacco cardiaco, e un Federer rinato si porta sul 6-5.
Un incredibile Nalbandian non perde la lucidità tirando anche l'ultimo set al tie-break. sugli spalti (e davanti alla tv) non si respira più.
i due titani si guardano, occhi azzurri dentro occhi neri, il ritmo è al massimo e nessuno è disposto a mollare.
l'ultimo colpo libera un alto grido. 7-3, game, set, incontro e ultimo torneo dell'anno.




VAMOS ARGENTINA






commento dei commentatori italiani al recupero di Federer:
"se dovesse vincere sarebbe il caso più clamoroso di resurrezione dopo Gesù Cristo"
"o dopo Lazzaro"
"beh, Lazzaro aveva un allenatore al di sopra di ogni sospetto"

everybody's gone surfin'... surfin' the net

domenica 6 novembre 2005

rincorriamo le nostre vite, con i nostri blog rincorriamo i nostri pensieri, nuotiamo nella marea di post, foto, commenti, ci culliamo tra le onde di lingue diverse, vite lontane, parole nuove. su ogni post letto lascio un sorriso, una lacrima, un soffio, un lieve ondeggiare del sangue, un fremito elettrico. passano i minuti e mi scivolano addosso milioni di vite. nuotiamo tutti nello stesso oceano. anzi, surfiamo.

"We’ll all be plannin’ out a route we’re gonna take real soon.
We’re waxin’ down our surfboards. We can’t wait for June.
We’ll all be gone for the summer. We’re on safari to stay.
Tell the teacher we’re surfin’. Surfin’ U.S.A."

dal genio di tim burton

sabato 5 novembre 2005

"mi sembra di essere presa dalla marea, e di essere trascinata in mare aperto.."
"il mare porta in molti posti, magari troverai una riva migliore.."