Come cavarsela?

mercoledì 21 dicembre 2011

Ogni mattina passo davanti ad una voliera, piena di canarini e pappagallini. Sono uccelli tropicali, qui la temperatura di notte scende sotto zero; eppure loro, stretti l'uno all'altro e con le piume gonfie, ogni mattina cantano.
Forse dovremmo fare così anche noi: ogni mattina gonfiare le piume e cantare.

Thank you for following me

lunedì 10 ottobre 2011

Anche se probabilmente sono capitati su queste pagine per caso, vorrei ringraziare chi, almeno una volta, mi ha letto dai seguenti stati (sono stati omessi gli stati già citati precedentemente): Francia, Svezia, Brasile, Hong-Kong, Iran, Paesi Bassi, Armenia, Giappone.
Ringrazio soprattutto Google, che restituisce la mia pagina come risposta a numerosissime ricerche (168 visualizzazioni da maggio 2009 hanno avuto origine da lì). Mi complimento con Google per avermi saputo associare ad amore maniacale, che effettivamente sono state le parole chiave di alcuni momenti della mia vita.

Qualcosa di nuovo sul fronte occidentale

Novità dal Sacco Hospital: ci hanno cambiato l'asse del cesso.
Il che non è poi una grande novità, ma in un periodo di morte civile come questo è pur sempre un originale argomento di conversazione.

In lutto per la morte della verità

mercoledì 5 ottobre 2011

Oggi, aprendo qualunque pagina di Wikipedia, si legge questo comunicato (lo trovate riportato in calce).
Insomma, non stiamo parlando solo del "bavaglio alla stampa", termine che va per la maggiore in questi giorni. Si tratta di un vero e proprio assassinio della verità.
Insomma, immaginiamo Hitler che risorge dalla tomba chiedendo una rettifica alla sua biografia online, perché lui non ha voluto "sterminare" ma solo "rieducare" chi non corrispondeva ai suoi canoni. Per non parlare di tutti i personaggi di spicco (viventi) cui farebbe comodo più di una rettifica!

Ebbene, sapete che vi dico?
I membri del PDL sono una massa di delinquenti e prostitute, che rimangono attaccati alla poltrona per soldi o per salvarsi dalla galera; sono capeggiati dal più grande delinquente attualmente in vita, che ha a suo carico una sfilza di innumerevoli processi, ma continua a salvarsi dalla condanna grazie ai suoi soldi (rubati) e alle molteplici leggi create ad hoc per far cadere i reati in prescrizione.
E la rettifica sapete dove potete infilarvela?!?

Sì, la notizia mi ha innervosito.


Cara lettrice, caro lettore,

in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero.

Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) del comma 29 recita:

«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»

Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue e gratuita.

Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.

Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.

Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato.

Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiedere l'introduzione di una "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.

In questi anni, gli utenti di Wikipedia (ricordiamo ancora una volta che Wikipedia non ha una redazione) sono sempre stati disponibili a discutere e nel caso a correggere, ove verificato in base a fonti terze, ogni contenuto ritenuto lesivo del buon nome di chicchessia; tutto ciò senza che venissero mai meno le prerogative di neutralità e indipendenza del Progetto. Nei rarissimi casi in cui non è stato possibile trovare una soluzione, l'intera pagina è stata rimossa.

Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
Articolo 27

«Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici.

Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.»

L'obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell'Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l'abbiamo conosciuta fino a oggi.

Sia ben chiaro: nessuno di noi vuole mettere in discussione le tutele poste a salvaguardia della reputazione, dell'onore e dell'immagine di ognuno. Si ricorda, tuttavia, che ogni cittadino italiano è già tutelato in tal senso dall'articolo 595 del codice penale, che punisce il reato di diffamazione.

Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all'arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".

Vogliamo poter continuare a mantenere un'enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?

Gli utenti di Wikipedia



Della serie: cornuto e mazziato

lunedì 5 settembre 2011

Le morti sul lavoro sono in ogni caso una tragedia.
Ma, come accade nella vita, i morti non occupano tutti lo stesso livello.
Ad esempio:
- un soldato (volontario e molto ben pagato, ci tengo a sottolinearlo) muore in Iraq mentre fa il suo mestiere (che prevede anche un discreto rischio della vita): è un eroe perché ha dato la sua vita per i poveri iraqeni.
- un sacerdote muore schiacciato dalle macerie delle Twin Towers mentre fa il suo mestiere (che in teoria non prevede particolari rischi, a meno che il lavoratore non vada a benedire i pompieri ai piedi di un edificio in crollo): è un santo perché ha dato la sua vita per sostenere spiritualmente i vigili del fuoco in quel difficile momento.
- un muratore (magari straniero e in nero) muore cadendo dal palazzo che sta costruendo mentre fa il suo mestiere (che in teoria non prevede particolari rischi se vengono prese le dovute misure di sicurezza): è un coglione perché non ha protestato col suo capo per la mancata applicazione delle norme sulla sicurezza.

C'est la mort.

Terrore digitale

giovedì 14 luglio 2011

Oggi ricevo una newsletter dal titolo inquietante: "Le app da vacanza: aiuti digitali per ferie reali". Il sottotitolo mi inquieta ulteriormente: "Le applicazioni indispensabili per chi parte. E per chi resta.".
Lo ammetto, parto prevenuta. L'unica utilità del cellulare in vacanza, per me, è l'invio del sms quotidiano a mia madre: "Sono viva". E a volte mi dimentico anche di quello. Tolto ciò, potrei perdere il telefono nell'oceano o sulla cima di una montagna e non me ne accorgerei neanche. Dunque, potete immaginare quale orrore mi susciti la parola INDISPENSABILE riferita alle "app", soprattutto se associata alla mia parola preferita: "vacanza".
L'articolo comincia con applicazioni quanto mai banali: Tripadvisor, Volagratis, Booking.com... Tutti i siti possibili per programmare il viaggio. Anche la guida turistica, le previsioni meteo e il dizionario non mi sconvolgono più di tanto.
Comincio ad essere perplessa quando giungo all'applicazione "Prima vedo e poi vado", che ti permette di esplorare dettagliatamente la destinazione di viaggio attraverso foto panoramiche. Poi scopro l'esistenza di "Worldictionary": si fotografa la parola per avere la traduzione corrispondente. Sempre scattando una foto si possono avere tutte le informazioni su opere d'arte o monumenti, con "Google goggles".
Infine, le chicche: "No zanzare", in grado di riprodurre un ultrasuono che mette in fuga i fastidiosi insetti; e "PackingPro", che aiuta a fare una valigia oculata, memorizzando gli oggetti e calcolandone persino il peso.

Ripenso alla parola indispensabile e non riesco proprio ad associarla a ciò che leggo. Indispensabile, per me, è avere abbastanza soldi per arrivare alla fine della vacanza; indispensabile è avere un paio di mutande di ricambio nello zaino, o un sapone con cui lavare quelle usate; indispensabile è trovare, da qualche parte, qualcosa di commestibile da mettere nello stomaco.
Programmo i miei viaggi dal PC di casa, oppure mi fermo negli internet cafè. La mia guida turistica è cartacea e possibilmente consumatissima, come anche il mio dizionario. Non guardo mai il meteo, preferisco guardare il cielo. Amo scoprire la mia destinazione passo dopo passo, non attraverso un sito internet. Difficilmente dimentico a casa l'Autan. Porto con me la mia valigia vera piena di cose utili e inutili, per essere sicura di poterla imbarcare sull'aereo la peso con la bilancia e la misuro con il metro.
Io viaggio così, all'antica. Senza app si viaggia con l'anima più leggera.

Vacanze in famiglia

giovedì 2 giugno 2011

- Papà, cosa si fa in questi giorni?
- Si grufola!

... cominciamo bene...

Almost twentyseven - Openminded

lunedì 9 maggio 2011

Momenti, istanti, secondi come questi sono degni di segnare il transito da un'era all'altra. Si ride in una bolla di gioia pura. Si piange per pulirsi dall'anno passato. E si finisce col sorridere, con l'anima linda, perché è in momenti come questo che, mentre scuoti il setaccio, la sabbia va via e l'oro rimane.
Happy birthday to you, happy birthday to you, happy birthday dear Valen, happy birthday to you.

To work for free or not to work? That is the question.

lunedì 24 gennaio 2011

A volte un paio di buoni video di Youtube dicono più di mille parole...


1- Los nuevos parados


... ahora entendí todo, es que los de arriba no llevan cinturón!



2- Those who live waiting for good data and a paper in Cell/Science/Nature... but are caught in a bad project.


Research highlights:
- in my rotation, you said guaranteed, one year = first author, is all I would need, but you just lied;
- I want good data, a paper in Cell, but I got a project straight from Hell;
- your tubes aren't labeled, your lab book's a mess;
- WHAT'S IN THIS BOX?
- I want a job and I wanna be free.

Conclusions:
I wanna give up and I want outta there, gonna find an alternate career!