Più grande dell'amore

lunedì 25 giugno 2012

Quando mi sorridi e ringrazi. Quando con la tua mano ruvida mi sistemi i capelli. Quando mi saluti dicendo mi raccomando, cerca di fare la brava. In tutti questi momenti sei ancora più grande della morte, e dell'amore.

To go or not to go... this is the Question

sabato 16 giugno 2012


Voglia di uscire dalla doccia: < 0.00
Voglia di truccarmi: < Voglia suddetta
Voglia di uscire e ammazzarmi di sushi: > 10.00
Soluzione: trapiantare la mia doccia ad Asahi. Con me dentro.

Tirare le somme

venerdì 25 maggio 2012

Quasi cinque mesi qui dentro. Ho imparato alcune cose da tutto questo.
La cosa più importante: l'incomunicabilità. Quello che ho dentro esce attraverso un complicato sistema di rifrazione, e ne viene distorto. Non ho capito come risolvere il problema, ma l'ho focalizzato, è già un passo avanti.
Ho imparato anche piccole cose di estrema utilità.
- Il qui e ora. Ma senza esagerare, perché le persone intorno a me potrebbero pensare che non mi interessa un futuro con loro.
- Non dare ma niente per scontato, in modo che ogni piccola cosa che mi viene data possa sorprendermi ogni giorno. E' un modo per essere grati di ognuna di esse, e per dare a tutto la sua importanza.
- C'è un rischio nell'intrattenere una relazione stretta all'interno di un rapporto di amicizia. Un giorno ci si potrebbe accorgere che quella vicinanza piace più del previsto. E quel giorno potrebbe essere troppo presto o troppo tardi per tornare indietro, e anche per andare avanti.
- Le storie di puro sesso non esistono, o non danno soddisfazione. E su questo non accetto obiezioni.
- Si può vivere un'esperienza anche senza catalogarla. Anzi, forse il fatto di non avere una collocazione la rende ancora più viva.
- Le frasi che iniziano con "non" sono fallimentari. Bisogna smettere di catalogare ciò che non si vuole e cominciare a cercare ciò che si vuole. In primis dentro se stessi.
- A volte non si può avere ciò che si vuole, anche se lo si desidera con tutta l'anima. In altre parole, il "non" esiste.

...to be continued.

Syntagma

giovedì 24 maggio 2012

M° Guillermo, ai tenori: "Siete dei tromboni!"
Cinzia, contralto: "Magari!"

Qui e ora e.

Compongo frasi con le parole giuste, ma il senso ne esce distorto e stonato. Rimedio riportando solo le parole, il senso è sprofondato nel mio disordine, col tempo saprò ritrovarlo.
Vento forte, freddo, da ovest, improvviso e imprevisto. Dualità feroce, ristabilimento dell'ordine costituito. Ruoli auto-inferti. Compartecipazione, condivisione. Ma come si spegne un pozzo di petrolio che brucia? Altri frammenti che si allontanano. Parole scherzose pregate vere, parole vere pregate dimenticate. Non-so-che-algia. Maledette molecole, maledetti recettori a lunga vita. Tempo, tempo, tempo... Il pianto di un bambino piccolo, a pieni polmoni, che lava l'anima, che gli adulti non sanno più produrre. Un cerotto a coprire un morso di squalo.

Vir, viri (s.m., II decl.)

giovedì 12 aprile 2012

Un vento caldo mi accarezza la pelle e cancella le nuvole.

L'importanza del lavoro di squadra

giovedì 5 aprile 2012

V: - Posso dire al Pelle di accompagnarmi perché devo fare team building!
M: - Ma anche Pelle lavora con te, quindi poi devi fare team building anche con lui!
V: - Ma no, lui non lavora nel mio laboratorio, quindi per lui non vale.
M: - E allora perché fai team building con NUovi MAteriali?

…touché.

I primi segnali di squilibrio mentale

mercoledì 4 aprile 2012

Si può provare una fortissima nostalgia per una persona che non esiste?

Presto ABBEVEREMO i cavalli nel Tennessee

martedì 3 aprile 2012

Un consiglio: se vuoi fare il poeta dei poveri sui muri lungo la ferrovia, assicurati prima che il tuo italiano sia corretto.

Mimos

sabato 31 marzo 2012

Mentre ritorno alla realtà un'ombra di surrealtà continua a seguirmi. Le parole evaporano rapide, restano solo frammenti di immagini. Trovo un cantuccio caldo e morbido dove ripararmi, mi riposo.
Ho scoperto che non si può promettere l'eternità. Ma ti prometto che qui ed ora ci siamo solo io e te.

Trecate

giovedì 8 marzo 2012

Immersa nel principio di qualcosa, e spaventata da questo, mi immergo in un mare di surrealtà. Alla fine il trucco si scioglie a contatto con l'acqua, sotto la superficie la sabbia prende nuove forme, lentamente il giorno lascia il posto alla notte. Le cavie ed io ci fissiamo negli occhi e la risposta è a portata di mano.

Ropa sucia afuera

venerdì 2 marzo 2012

Quando per la prima volta l’acqua mi tocca e io tocco lei la sento fredda. Intorno a me, vocio di bambini e odore di cloro. Ma quando prendiamo la stessa temperatura, lo stesso ritmo del respiro, quando ci pervadiamo l’un l’altra, io il suo corpo e lei la mia mente, tutto va a posto. Lei mi porta via il peso e la stanchezza, e il mio corpo diventa acqua.
Acqua chiama acqua, mi porta lontano chilometri e anni. Vedo acqua dalla superficie liscia e la luna disegnata su di essa, sento ancora odore di cloro e i polmoni che bruciano e l’abbraccio dell’acqua, e poi un turbine di calore leggero, un ricordo meraviglioso di libertà viva.
Tutto scompare, niente più luce né cloro né vocio di bambini, solo il mio corpo e l’acqua, poi solo acqua, poi neanche quella, solo il canto di mamma acqua che mi sussurra “Tutto va bene”.

Sul filo del rasoio

martedì 21 febbraio 2012

Tra i ricordi, lucidissimi, un respiro profondo e regolare. E, violenta, la paura di non poterlo più ascoltare, la paura della paura altrui. Trovarsi a lottare contro fantasmi perfetti, essendo così imperfetta. E respirare quel ricordo di respiro, raccogliendo le energie per proseguire, al buio, sul filo del rasoio.

Curriculum vitae

venerdì 10 febbraio 2012

Cercando disperatamente di incastrare la mia roba su un aereo Ryanair giungo alla seguente conclusione: la capacità di superare il livello 10 del Tetris è evidentemente un requisito fondamentale per diventare assistente di volo.

Situazioni Mastercard di ordinaria follia

mercoledì 8 febbraio 2012

Due caffè alla macchinetta del secondo piano: 60 centesimi che non abbiamo, e il distributore non accetta Mastercard.

Un caffè lungo in condivisione alla macchinetta del secondo piano: 35 centesimi, meno male che li abbiamo perché comunque la Mastercard è a secco.

Un bicchiere d'acqua dal distributore accanto alla macchinetta del caffè del secondo piano: gratis, e va bene così visto che la Mastercard non l'abbiamo proprio.

Appoggiarsi al bidone dell'immondizia senza accorgersi che non è ben chiuso, tirarsi tutta l'acqua in faccia e ridere come pazzi mentre passa una che conosco (e probabilmente pensava fossi una persona seria): non ha prezzo.

Ci sono cose che non si possono comprare, però le procuro io gratuitamente.

Non è neve?

Eccola. Non l’aspettavo, e invece eccola di nuovo raggiungermi, avvolgermi, invadermi e conquistarmi. Fortissima, così intensa da riderepiangerecantaredanzare, il cuore accelera, lo stomaco si stringe e, soprattutto, ci si dimentica di respirare.


Ti avevo dimenticato, ma tu non hai mai dimenticato me. Grazie di essere tornata.


Sul bianco si scrive di nero

mercoledì 1 febbraio 2012

Neve sopra Milano.
Finalmente, soffocavamo a Milano. Niente pioggia quest'anno, solo un sole pallido e talvolta le nuvole. Ma finalmente la città si è imbiancata, si è costretti a rallentare, a guardare dove si va, a decidere se muoversi con l'auto o con i mezzi. In ogni caso tutto è magico, tutto è diverso, tutto è bianco. Ogni impronta spicca nera d'asfalto. E bisogna decidere cosa scrivere, nero su bianco.

It's a wonderful, wonderful life

venerdì 27 gennaio 2012

Ci vengono propinate un sacco di “ricette della felicità”. Sono generalmente complicate, di ispirazione religiosa, meditative, pazienti. Funzionano davvero? Chi può dirlo, sono talmente lunghe che passiamo la vita intera cercando di realizzarle, se alla fine non ci riusciamo non possiamo dire “la ricetta è sbagliata”, bensì “non ho completato la ricetta”. Che fregatura.

Credo che la felicità non sia così lontana, non sia né complicata, né religiosa, né meditativa o paziente. La felicità si nasconde in cose piccole, in luoghi ovvi, dove non ci viene neanche in mente di cercare, sotto forma di un fine scintillio frizzante, un’onda, una vibrazione sulla lunghezza d’onda giusta.

E basta poco per frizzare. Un nuovo lavoro, l'alba, una giornata invernale di sole con il profumo della primavera.


... like those Nicean barks of yore, that gently, o'er a perfumed sea, the weary, way-worn wanderer bore unto his native shore.


Situazioni Mastercard novaresi

lunedì 16 gennaio 2012

Benzina da casa a Rho: 80 euro al mese, pego in contanti perché ho lasciato la Mastercard in macchina.

Abbonamento Trenord Rho-Novara (fascia 40 chilometri): 65,50 euro al mese, pago in contanti perché il terminale della biglietteria è rotto.

Partire di casa alle 6.45 e vedere l'alba a Novara: non ha prezzo.

Ci sono cose che non si possono comprare: ci pensa ENI a regalarmele.