metafore universitarie (grazie ad A.)

domenica 17 settembre 2006

Il mio poema sulla PNPasi sembra non dover finire mai. E' dura pensare che, dopo questo impegno paragonabile alle 12 fatiche di ercole, ricominceremo da capo! esattamente tutto come prima, per altri 2 anni, per poi ritrovarci allo stesso punto in cui siamo ora (ma con una mole di pagine da scrivere molto maggiore)!
Effettivamente, come mi ha suggerito la mia saggia musa A., questa laurea ricorda molto il momento in cui i Tagliapietre vedono la voglia sulle chiappe di Homer e si accorgono che lui è l'eletto...

"Toglietegli la pietra della vergogna!
Mettetegli la pietra del trionfo!"

E avanti così...

Hija de la fortuna, Isabel Allende

giovedì 7 settembre 2006

Morale della storia:
- destino delle donne è perdere tempo dietro a imbecilli con tanti sogni di gloria e poco cervello (vedi joaquin, che peraltro era anche un inutile a letto).
- dovere delle donne è svegliarsi (se possibile PRIMA della morte dell'amato) e cercarsi un uomo con le palle ed il cervello ognuno al proprio posto e non comunicanti tra loro.
- obiettivo finale delle donne è trovarsi un uomo bello, ricco e innamorato, e soprattutto che faccia loro fare quello che vogliono (vedi paulina).

riportando tutto a casa

domenica 3 settembre 2006

Michael Jackson: un genio
Fabrizio de André: un modello
Red Hot Chili Peppers: con le palle al posto giusto
Modena City Ramblers: poeti
Bruce Springsteen: un simbolo
Infected Mushrooms: amici di Chriss

andiamo a infected?

o anche tu sei amico di chriss?
o anche libertà vuol dire
o anche si potrebbe chiamare felicità

una mattina, mi ritrovo su un treno.
un pomeriggio, mi ritrovo ai lidi di comacchio.
una sera, mi ritrovo a guardare dentro me stessa, in un'affollata solitudine meditativa-contemplativa.

gnik gnik gnik. un uomo sorridentissimo saltella sulla sua bicicletta arrugginita. al manubrio ha legato un palloncino rosso. ride, ride, ride.
tutto è fluo, le persone ballano, sorridono. almeno stanotte, sono nostri amici.
abbiamo nostalgia di casa, del nostro lettino caldo.
c'è un aracnoide nel nostro bicchiere. o sono gusanos?
chriss non si può vedere. es una lucecita que baila. quando lo troverai, dentro di te, capirai.
il pelato di infected è un angelo, stanotte. ci porta di là, vuole insegnarci la strada per vedere. ci riesce. balliamo rivolti al cielo, verso dio. balliamo come chriss.
scopriamo l'acqua calda.
ci costruiamo un nido con l'isolante, ci accoccoliamo sotto gli occhi attenti di una colomba. gira, gira gira; rido, rido, rido.
un folletto verde si allunga nel filo di pongo. una rana dalle gambe lunghe cammina. rido di un piede che si gonfia. api e palline con le punte. donne che ballano ammantate dal tricolore, ballando cambiano i vestiti, ballano.
la notte ci saluta, sulla pista sembrano tutti fantocci.
un ultimo sprazzo di magia nell'alba che ci osserva.

una mattina, mi ritrovo su un treno.
un pomeriggio, mi ritrovo a castiglion del lago.
una sera, mi ritrovo a sognare, stringendo tra le mani la certezza di non dimenticare.

dopo una lunga, LUNGA estate

... di nuovo qui.
se non fosse per il sovrano rompimento di coglioni, la pioggia costante, la presenza di una certa cugina, potrei anche dire che mi sono divertita...
...ma devo dire che è stato l'agosto più lungo della mia vita, mi manca tanto il mare e vorrei ricominciare queste vacanze tutte da capo, CARAJO!