povero Ilvio!

lunedì 30 gennaio 2006

tutti ce l'hanno con lui, tutti lo prendono in giro... COMUNISTI!
ma bisogna dire che il nostro stimato amico Ilvio B se le tira dietro... pare, infatti (autorevole fonte: Il Giornale) che abbia annunciato due mesi e mezzo (fino alla data delle elezioni, 9 aprile) di ASSOLUTA astinenza sessuale...
caro Ilvio, noi saremo anche dei bastardi comunisti, ma tu.... SEI DAVVERO UN COGLIONE!

welcome on board

domenica 29 gennaio 2006

non avevo tutti i torti quando dicevo che la neve a Milano porta buone novità...
una nuova vita fa capolino nella città imbiancata.
benvenuta Matilde!

rendo onore ad un genio

venerdì 27 gennaio 2006

rendendo omaggio ad una persona che ammiro moltissimo (e che purtroppo non ho avuto modo di conoscere), mi permetto di premettere il mio commento personale, che mi serve a motivare il titolo di "genio" che gli ho conferito:
1- indubbiamente, aveva molto coraggio
2- ha precorso i tempi in maniera incredibile
3- è uno dei più grandi poeti di tutti i tempi
aggiungo che l'album che contiene questa canzone è del 1970.


Il testamento di Tito

Non avrai altro Dio all'infuori di me,
spesso mi ha fatto pensare:
genti diverse venute dall'est
dicevan che in fondo era uguale.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.

Non nominare il nome di Dio,
non nominarlo invano.
Con un coltello piantato nel fianco
gridai la mia pena e il suo nome:
ma forse era stanco, forse troppo occupato,
e non ascoltò il mio dolore.
Ma forse era stanco, forse troppo lontano,
davvero lo nominai invano.

Onora il padre, onora la madre
e onora anche il loro bastone,
bacia la mano che ruppe il tuo naso
perché le chiedevi un boccone:
quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.
Quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.

Ricorda di santificare le feste.
Facile per noi ladroni
entrare nei templi che rigurgitan salmi
di schiavi e dei loro padroni
senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.
Senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.

Il quinto dice non devi rubare
e forse io l'ho rispettato
vuotando, in silenzio, le tasche già gonfie
di quelli che avevan rubato:
ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri nel nome di Dio.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri nel nome di Dio.

Non commettere atti che non siano puri
cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l'ami
così sarai uomo di fede:
Poi la voglia svanisce e il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore:
ma non ho creato dolore.

Il settimo dice non ammazzare
se del cielo vuoi essere degno.
Guardatela oggi, questa legge di Dio,
tre volte inchiodata nel legno:
guardate la fine di quel nazzareno
e un ladro non muore di meno.
Guardate la fine di quel nazzareno
e un ladro non muore di meno.

Non dire falsa testimonianza
e aiutali a uccidere un uomo.
Lo sanno a memoria il diritto divino,
e scordano sempre il perdono:
ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.

Non desiderare la roba degli altri
non desiderarne la sposa.
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi
che hanno una donna e qualcosa:
nei letti degli altri già caldi d'amore
non ho provato dolore.
L'invidia di ieri non è già finita:
stasera vi invidio la vita.

Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti:
io nel vedere quest'uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l'amore

Fabrizio de Andrè

constatazioni innegabili

"quando mandi uno a salvare il mondo, assicurati almeno che gli piaccia com'è!"
da XXX

realtà parallele

è raro, ma ogni tanto le realtà parallele sbirciano il nostro mondo e vi lasciano una goccia di se stesse.
capita, a volte (l'ultima risaliva a 21 anni fa, pensate che per i nati nell'84 è stata una delle prime cose viste), che Milano sia ammantata dalla neve, sprofondi in un mare di morbido candore e si coccoli nel suo silenzio. la gente deve inevitabilmente calmarsi. chiudono le scuole. chi ancora riesce a sfuggire al raziocinio che sembra cementare le menti milanesi, gioisce, esce, ride mentre la neve gli imbianca i capelli ed i vestiti.
capita, a volte, che per curare un mal di testa insistente serva un mix di musica da cantare a piena voce, da ballare con se stessi.
capita, a volte, che un progetto proposto per caso e senza troppe speranze di vita alla nascita cresca sano e forte, accudito dall'attenzione e dalle cure di tutti i suoi padri e le sue madri.
capita, a volte, di ricevere una incredibile dichiarazione di amore quando non te l'aspetti, parole che significano ringraziamenti, promesse, sogni, progetti, coccole, complimenti; momenti di estrema, folle lucidità, in cui il mondo è chiaro a chi parla e si svela meraviglioso a chi ascolta.
non dubito che la neve si scioglierà e le magie, una dopo l'altra, ritireranno il loro sguardo dai buchini da cui ci spiano silenziose. ma, nel frattempo, che siano le benvenute.

con gli occhi di un bambino

mercoledì 18 gennaio 2006

Sofia: sai cosa mi ha detto oggi Tommaso?
Titti: no, cosa ti ha detto Tommaso?
S: mi ha detto che sono cicciona!
T: e tu cosa hai fatto?
S: sono andata subito a dirlo alla maestra.
T: si, ma a lui cosa hai detto?
S: gli ho detto che se me lo dice un'altra volta non ci sposiamo più!

quando l'albatro perde le sue ali

martedì 17 gennaio 2006

"l'uomo nasce libero, ma ovunque è in catene."
soprattutto per colpa della propria mente.