Tirare le somme

venerdì 25 maggio 2012

Quasi cinque mesi qui dentro. Ho imparato alcune cose da tutto questo.
La cosa più importante: l'incomunicabilità. Quello che ho dentro esce attraverso un complicato sistema di rifrazione, e ne viene distorto. Non ho capito come risolvere il problema, ma l'ho focalizzato, è già un passo avanti.
Ho imparato anche piccole cose di estrema utilità.
- Il qui e ora. Ma senza esagerare, perché le persone intorno a me potrebbero pensare che non mi interessa un futuro con loro.
- Non dare ma niente per scontato, in modo che ogni piccola cosa che mi viene data possa sorprendermi ogni giorno. E' un modo per essere grati di ognuna di esse, e per dare a tutto la sua importanza.
- C'è un rischio nell'intrattenere una relazione stretta all'interno di un rapporto di amicizia. Un giorno ci si potrebbe accorgere che quella vicinanza piace più del previsto. E quel giorno potrebbe essere troppo presto o troppo tardi per tornare indietro, e anche per andare avanti.
- Le storie di puro sesso non esistono, o non danno soddisfazione. E su questo non accetto obiezioni.
- Si può vivere un'esperienza anche senza catalogarla. Anzi, forse il fatto di non avere una collocazione la rende ancora più viva.
- Le frasi che iniziano con "non" sono fallimentari. Bisogna smettere di catalogare ciò che non si vuole e cominciare a cercare ciò che si vuole. In primis dentro se stessi.
- A volte non si può avere ciò che si vuole, anche se lo si desidera con tutta l'anima. In altre parole, il "non" esiste.

...to be continued.

Syntagma

giovedì 24 maggio 2012

M° Guillermo, ai tenori: "Siete dei tromboni!"
Cinzia, contralto: "Magari!"

Qui e ora e.

Compongo frasi con le parole giuste, ma il senso ne esce distorto e stonato. Rimedio riportando solo le parole, il senso è sprofondato nel mio disordine, col tempo saprò ritrovarlo.
Vento forte, freddo, da ovest, improvviso e imprevisto. Dualità feroce, ristabilimento dell'ordine costituito. Ruoli auto-inferti. Compartecipazione, condivisione. Ma come si spegne un pozzo di petrolio che brucia? Altri frammenti che si allontanano. Parole scherzose pregate vere, parole vere pregate dimenticate. Non-so-che-algia. Maledette molecole, maledetti recettori a lunga vita. Tempo, tempo, tempo... Il pianto di un bambino piccolo, a pieni polmoni, che lava l'anima, che gli adulti non sanno più produrre. Un cerotto a coprire un morso di squalo.