Tirare le somme

venerdì 25 maggio 2012

Quasi cinque mesi qui dentro. Ho imparato alcune cose da tutto questo.
La cosa più importante: l'incomunicabilità. Quello che ho dentro esce attraverso un complicato sistema di rifrazione, e ne viene distorto. Non ho capito come risolvere il problema, ma l'ho focalizzato, è già un passo avanti.
Ho imparato anche piccole cose di estrema utilità.
- Il qui e ora. Ma senza esagerare, perché le persone intorno a me potrebbero pensare che non mi interessa un futuro con loro.
- Non dare ma niente per scontato, in modo che ogni piccola cosa che mi viene data possa sorprendermi ogni giorno. E' un modo per essere grati di ognuna di esse, e per dare a tutto la sua importanza.
- C'è un rischio nell'intrattenere una relazione stretta all'interno di un rapporto di amicizia. Un giorno ci si potrebbe accorgere che quella vicinanza piace più del previsto. E quel giorno potrebbe essere troppo presto o troppo tardi per tornare indietro, e anche per andare avanti.
- Le storie di puro sesso non esistono, o non danno soddisfazione. E su questo non accetto obiezioni.
- Si può vivere un'esperienza anche senza catalogarla. Anzi, forse il fatto di non avere una collocazione la rende ancora più viva.
- Le frasi che iniziano con "non" sono fallimentari. Bisogna smettere di catalogare ciò che non si vuole e cominciare a cercare ciò che si vuole. In primis dentro se stessi.
- A volte non si può avere ciò che si vuole, anche se lo si desidera con tutta l'anima. In altre parole, il "non" esiste.

...to be continued.

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