sole e neve

mercoledì 28 dicembre 2005

anche oggi nevica. come 25 giorni fa. le stelle sorridono.
hai riempito di anni la tua prima manina... mille auguri perchè il tuo cammino continui in un prato verde e pieno di fiori.
feliz cumple, zoe!

viva gli sposi!

giovedì 22 dicembre 2005






clap clap clap

testa a testa

mercoledì 14 dicembre 2005

ovvero, come convincere una bambina di tre anni ad andare a letto, nonostante lei si sia messa in testa di aspettare i propri genitori.
sofia: ma quando tornano la mia mamma e il mio papà?
valentina: vogliono farti una sorpresa, verranno a darti un bacio intanto che dormi.
s: allora io vado a nanna.
(si infila sotto le coperte, leggiamo mille storie, spegne la luce. passa qualche minuto.)
s: ma quando arrivano i miei genitori?
v: te l'ho detto, arrivano quando sanno che dormi.
s: ma io sono già a letto!
v: si, ma hai gli occhi aperti.
(chiude gli occhi. pausa.)
s: adesso ho gli occhi chiusi.
v: ma stai ancora parlando.
(smette di parlare. tempo due minuti e sta già dormendo.)
1-0 per vale.

il fascino italiano

gli uomini italiani, soprattutto all'estero, hanno grande fama. il fascino del latin lover miete vittime ovunque. e allora sentite questa.
mi siedo in tram. davanti a me due signori di mezza età, in giacca e cravatta e pantaloni con la piega. insomma, due uomini d'affari come se ne possono trovare ovunque (forse sul 14 è più raro, ma pazienza).
dopo qualche minuto di viaggio, mi cadono gli occhi sulle scarpe di uno dei due. o meglio, sulle calze. perchè quest'uomo, dentro alle sue scarpe eleganti, portava delle calze aderenti e semi-trasparenti. cioè, delle collant. e non solo. dalla trasparenza, si intravedeva, indossata con nonchalance, una cavigliera sottile, con tanto di ciondolini...
il fascino degli uomini italiani colpisce ancora molto. ma, sfortunatamente, solo altri uomini...

magic moments?

lunedì 12 dicembre 2005

ci sono momenti in cui ti rendi conto di saper capire. di riuscire finalmente a decifrare un misterioso "y cada paso hacia el vacio que doy me hace fuerte", che avevi bofonchiato sempre senza mai distinguerlo. di cogliere distintamente un "archivadas", di continuare il "veo a mis muertos" con "que me dicen lo que va a pasar". di delineare un perfetto "ahi voy, ya se", e vedere illuminarsi quel "lagrimas amargas" e un "calles desvaneciendo en zigzag". momenti in cui affiora una pallida immagine di una donna quemada dal sole, con un sorriso candido, con i pantaloni corti, che si arrampica su una salita muovendo i primi passi in questa morbida lingua.
ci sono momenti in cui tutto il mondo si muove, e c'è una sola persona che non riesce ad alzare i piedi cementati, l'unica che non ha ancora imparato a camminare. momenti in cui ci si guarda intorno e si cerca disperatamente di capire il meccanismo con il quale gli altri riescono a correre nel vento.
ci sono momenti in cui le strade si illuminano all'improvviso e, come in un miracolo, si moltiplicano i prezzi; il natale aggredisce i passanti per la strada. momenti in cui sviluppi una repulsione totale ed assoluta per l'orrore barocco che avvolge la milano dicembrina; forse per colpa di tutti quei pupazzi di panciuti vestiti di rosso che scuotono meccanicamente le membra plastiche, canticchiando nenie con la loro fredda voce stereofonica degna dell'esorcista (adesso capisco perchè sofia ha il terrore di babbo natale).
ci sono momenti in cui la nausea ha la meglio sul mondo. momenti in cui un'e-mail di convocazione dall'arablu assume un carattere tutto speciale...

grazie alla shimo da cui attingo spudoratamente per i miei titoli (e non solo).

primi passi (verdi)

domenica 4 dicembre 2005


a piedi nudi su un pavimento gelido.
vestiti leggeri incuranti del freddo.
ginga, ginga, ginga.
e poi, nella roda, sotto il ritmo incalzante dei berimbau e dei corrido.
ancora, makulele. battono i tamburi, si scontrano i bastoni.
non sono più a milano, in una giornata cupa. non fa più freddo. non sono più io.
è l'africa, la tribù in cerchio intona i canti di guerra. al centro, ci si prepara per la lotta.
sorrisi e giochi. attacchi e cadute. l'energia cresce da dentro, incalzata da fuori.
e finalmente...

sotto il sole e sotto la neve... ti amo!

sabato 3 dicembre 2005

tutto è bianco stamattina, a milano. è scesa silenziosa la neve ad avvolgere le case e a farci sentire un po' più vicini a natale.
è caduta la neve a rendere questa giornata più speciale, per ricordare che 26 anni fa è nata una persona speciale...
sono qui a festeggiare per la seconda volta il suo compleanno. spero che saranno molte e molte di più.
in questo giorno, per tutti i giorni a venire, gli auguro felicità e amore e, se ce n'è la possibilità, un po' di fortuna e, perchè no, anche tanti soldini per realizzare qualche suo desiderio...
ti amo gaston.