magic moments?

lunedì 12 dicembre 2005

ci sono momenti in cui ti rendi conto di saper capire. di riuscire finalmente a decifrare un misterioso "y cada paso hacia el vacio que doy me hace fuerte", che avevi bofonchiato sempre senza mai distinguerlo. di cogliere distintamente un "archivadas", di continuare il "veo a mis muertos" con "que me dicen lo que va a pasar". di delineare un perfetto "ahi voy, ya se", e vedere illuminarsi quel "lagrimas amargas" e un "calles desvaneciendo en zigzag". momenti in cui affiora una pallida immagine di una donna quemada dal sole, con un sorriso candido, con i pantaloni corti, che si arrampica su una salita muovendo i primi passi in questa morbida lingua.
ci sono momenti in cui tutto il mondo si muove, e c'è una sola persona che non riesce ad alzare i piedi cementati, l'unica che non ha ancora imparato a camminare. momenti in cui ci si guarda intorno e si cerca disperatamente di capire il meccanismo con il quale gli altri riescono a correre nel vento.
ci sono momenti in cui le strade si illuminano all'improvviso e, come in un miracolo, si moltiplicano i prezzi; il natale aggredisce i passanti per la strada. momenti in cui sviluppi una repulsione totale ed assoluta per l'orrore barocco che avvolge la milano dicembrina; forse per colpa di tutti quei pupazzi di panciuti vestiti di rosso che scuotono meccanicamente le membra plastiche, canticchiando nenie con la loro fredda voce stereofonica degna dell'esorcista (adesso capisco perchè sofia ha il terrore di babbo natale).
ci sono momenti in cui la nausea ha la meglio sul mondo. momenti in cui un'e-mail di convocazione dall'arablu assume un carattere tutto speciale...

grazie alla shimo da cui attingo spudoratamente per i miei titoli (e non solo).

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