"...Sento un vecchietto che canta in dialetto alla sua Madonnina
Quando la nebbia scompare in lui mi riconosco
Come una goccia nel mare io mi ritrovo al mio posto
E devo a te quello che sono
E alle luci di un tramonto sopra Piazza del Duomo.
Sei troppo bella per dirti addio
Tu chiami e poi noi tutti ubbidiamo
E tra chi nomina il tuo nome invano
Ci sono anch'io, Milano Milano..."
Amo Milano. Nel suo cuore pulsa tutto il mondo. Per strada, passeggiano tutti i colori e fluiscono tutte le lingue. La amo nebbiosa, quando non si riesce a distinguere il 14 fermo al semaforo. La amo invernale, improvvisamente zittita dalla neve. La amo primaverile, quando i sottili capillari verdi ai lati delle strade ci stupiscono di colori. La amo estiva e rovente, amo il suo odore durante il temporale. La amo autunnale, rossa e crocchiante di foglie. La amo quando mi fingo turista e spio i suoi palazzi nobili incastonati nel traffico. La amo per i suoi angoli di bellezza nascosta. E sì, amo il suo cielo che, inosservato, sa anche assumere tutte le sfumature del blu e sa disegnarsi di nuvole bianche e rosa.
È inutile opporre resistenza a questa attrazione magnetica: vorrò sempre scappare, ma non potrò mai fare a meno di tornare.
È inutile opporre resistenza a questa attrazione magnetica: vorrò sempre scappare, ma non potrò mai fare a meno di tornare.
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