flaca

sabato 18 giugno 2005

ed eccomi qui, sdraiata nel mio nido con un computer bollente sulla pancia e la musica che va. guardo mucchi di vestiti e grovigli di cavi. ascolto l'acqua della doccia che accarezza calda la pelle del mio biondo. dalla finestra entra un filo d'aria fresca che mi ristora un po' dopo una giornata torrida. un paio di scarpe col tacco, mai usate, mi aspettano sul pavimento. un secchio d'acqua sporca mi fa ricordare che mi sono dimenticata di rimettere a posto il Mocio. chiacchierare su messenger, da lontano, mi fa uno strano effetto. mi viene in mente gaston quando incrocia gli amici su internet in piena notte, e loro gli chiedono in che parte del mondo si trova... e penso a quando noi saremo sparsi in ogni angolo di mondo, e ci incontreremo su internet, sorpresi, e ci racconteremo le nostre vita, in diretta da paesi lontani...
y bue, pensieri malinconici e sogni sfocati, in piena sintonia con l'ora. tardi, ma non abbastanza per dormire. l'ora in cui si pensa, si parla seriamente e sinceramente, gli scheletri escono dagli armadi, le domande si fanno più azzardate, si fa l'amore.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

e adesso è ancora più tardi e io sento fremere sulla pelle un brivido di felicità. lenta, oleosa barcolla, forse a causa dell'ora. vale mandami una mail col tuo indirizzo messenger perchè non ce l'ho più. notte. c.

Anonimo ha detto...

mio Dio Vale!
non ci riesco ancora a pensarci tutti sparsi per il mondo, così lontani da non potersi parlare altro che via internet.. ancora siamo abbastanza vicini da sentire le nostre voci e allora, mi dico, godiamoci questa situazione, finchè esiste, che ne dici?!
per non rimpiangere le cose in futuro..
Buongiorno morettina.
Sosia