VA'

giovedì 2 giugno 2005

"L'altro giorno mentre eravamo nella nostra casa al mare, di ritorno da una passeggiata mattutina, senza farmi notare, mi sono appoggiato allo stipite della porta della nostra stanza e l'ho guardata mentre rifaceva il letto. La radio era accesa e lei con le labbra chiuse accennava la melodia della canzone che una radio locale stava trasmettendo, interrompendosi di tanto in tanto per spostare i cuscini o tirare un lenzuolo per poi ricominciare, licenziandosi di aggiungere con arbitrio dei bemolle e doppiando con lieve ritardo qualche parola conosciuta del ritornello.
Quando si è accorta della mia presenza, mi ha guardato e sorridendomi mi ha detto: "Ciao!" per poi rimettersi a tirare le lenzuola con lo sguardo sereno e impegnato, ancora canticchiando.
Non c'è bisogno che niente accada, né tormentate vicende di litigi e riappacificamenti, né melodrammatiche e impegnate gelosie, né tiritere a lieto fine. Bastano i capelli raccolti sulla nuca, con qualche ciocca ribelle che adesivamente si appoggia sul collo sudato o i semivuoti che formano i seni all'imbocco della scollatura. Basta questo a persuadermi che l'amo, la scusa che convince il sangue a percorrere vene e arterie e invita cuore a ballare cha-cha e merengue senza sosta."
MAU

2 commenti:

Anonimo ha detto...

bello, bello, bello.

______ scotch

Beijaflor ha detto...

vero? l'ho postato perchè l'ho trovato estremamente sereno, semplice, esattamente quello che mi piacerebbe per la mia vita... niente di straordinario, e nel contempo assolutamente speciale.