quella lontana serata

venerdì 25 febbraio 2005

che dire... sì, sono sempre più pigra, almeno nella gestione di questo blog... ma più probabilmente è il terrorismo psicologico generato da Ugus, che non perde occasione di raccomandarci "non connettetevi che internet costa" (ma allora cosa abbiamo fatto a fare l'ADSL? - come giustamente direbbe ale -)... tra l'altro il giorno 1 gennaio (data in cui abbiamo cominciato a pagare, nonchè in cui abbiamo spento il computer dopo un mese di attività ininterrotta) ci ha fatto trovare un cartello ENORME sullo schermo che declamava: "RICORDATEVI CHE ADESSO INTERNET COSTA" (o qualcosa del genere)... ma sto divagando, probabilmente per discolparmi del fatto che ultimamente sempre piú spesso le mie ispirazioni scrittoree rimangono tali... comunque.
da quella lontana serata è ormai trascorsa quasi una settimana, ma non è mai troppo tardi... o sì? per cominciare vi consiglierei di fare un salto su www.livejournal.com/users/willowshine e farvi qualche sana risata con il post "pedissequamente"...
oltre a questo... che dire. non vorrei ripetere - barra - copiare - barra - essere accusata di plagio dalla mia shimo... quindi dovrò idearmi un post in qualche modo alternativo (anche se - credo - prenderò qualche spunto... grazie shimo che non mi farai pagare i diritti d'autore).
la serata cominciò con la sottoscritta stranamente in orario. giunta alle ormai fantomatiche cabine davanti all'Odeon comincio a intrattenere dado1 con il racconto lunghissimo e super particolareggiato di me e il mio fidanzato, e bla, bla, bla... quando ad un tratto davide fa: "ma quella non è la simo?... (pausa) ... ah no, è bionda". dopo soli 20 minuti scopriamo che in realtà è proprio la simo, mora come al solito... siamo noi ad essere completamente ciechi - barra - daltonici. dopo questa perla di umorismo e comicità gratuita, si va alla ormai proverbiale pizzeria ciardi (ma sarà vero che si chiama così?), pizza (che la sottoscritta ci impiegò un'ora a scegliere, per poi ordinare una napoletana - vabbè -), dolce (con dimostrazione che dado2 è davvero un pozzo senza fondo) etc etc... il tutto condito con chiacchiere a più non posso, soprattutto incentrate sulle grandi assenze della serata (alias convitati di pietra - oddio reminescenze della catardi - , leggi la maggie montanara e la gina desaparecida - barra - sai ho avuto una giornata un po' così...).
usciti sotto una pioggerellina insistente e rompipalle (soprattutto perchè nessuno era provvisto di ombrello) dobbiamo decidere cosa fare... la nuccia suggerisce una visita al locale-karaoke dove stanno andando la valentina A. e company... io e la shimo ci fissiamo in un attimo di panico e reminescenza; speravamo ormai di avere rimosso... per la cronaca, esporrò un rapido elenco per dare un idea del soggetto.
1- in primis, devo ricordare a tutti il giorno in cui la signorina annunciò candidamente di aver assassinato il MIO navix e di averne gettati i resti a decomporsi in un cestino... che barbarie!
2- ha la brutta abitudine di farti dediche (non richieste) in tutto il diario, scrivendoti poesie più o meno brutte, frasi trite e ritrite dalla prima media, TVTB e simili.
3- è solita comporre poesie che la vostra critica d'arte preferita (cioè io), amante di baudelaire, ungaretti, auden e de andrè, trova assolutamente illeggibili - barra - insopportabili (dado non cominciare a difenderla, questo è il mio blog e ci scrivo quello che voglio ;-) )
4- ha un fidanzato da 12mila anni ( già amico dell'oratorio, banalmente) che, per citare la mia musa (alias: la shimo) sposerà appena finita la triennale, sfornando quattro o cinque bambini...
credo di aver delineato a sufficienza il soggetto. in ogni caso, dopo aver stazionato un po' davanti a un locale ameno, popolato da una massa di età media 65 anni, incontriamo il gioioso gruppo che, oh cielo, porta una grande sorpresa... rosa R., personaggio che ricordo con terrore dal liceo... a proposito di questa amena giovane, ricordo quella volta in cui, ad una festa, con la scusa di essere ubriaca, si appoggiò a un tavolino, o meglio ci si sdraiò sopra con la parte superiore del corpo, rivolgendo il suo didietro verso gli avventori... e indossava una gonna (orribile) e cortissima, che ha suscitato i più volgari scherzi da parte di tutti gli ospiti maschi (e lei non era esageratamente triste, neh?).
alla fine giungiamo in questo "famoso" locale-karaoke, dove ci impossessiamo della saletta nel retro facendo fuggire anche qualche persona con il nostro casino. e, nel pieno della serata, gli irriducibili interisti (nonchè qualche provocatorio milanista) dedicano all'amore della loro vita una canzone che, in un modo o nell'altro, li fa uscire sempre vincitori, nonostante l'umore alle stAlle di questo periodo... (e comunque: viva inter!)
il ritorno a casa avviene a piedi, sotto la pioggia. come sempre, ore e ore trascorse in balia di qualunque tempo atmosferico, sotto un balcone o appoggiati a un cancello grigio, ore che vedono svelarsi ogni volta prospettive e preoccupazioni e speranze sempre nuove. in bocca al lupo, dadino, e grazie per la compagnia in queste imperdibili ore notturne!
arrivo a casa congelata, ma felice, come sempre accade (il fatto di essere felice, non il congelamento) quando finalmente ci rivediamo tutti (o quasi).
"... si alza dalla sedia del bar chiuso lentamente Cisco fa un sorriso e dice noi abbiam capito tutto è un po' come nel calcio, è la dura legge del goal, gli altri segneranno però che spettacolo quando giochiamo noi, non molliamo mai, loro stanno chiusi ma cosa importa chi vincerà, perchè tanto lo squadrone siamo noi..."
e qui il plagio è palese.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

L'importante è essere sopravvissute ;)
S.